☀️ presentazione oratorio estivo 2022

Ecco il link per creare l’anagrafica su SQUBI per chi non frequenta le attività in Oratorio a Vizzolo (es: catechismo/Preado…).
Compilare tutti i campi, il 27 maggio verrà resa attiva l’anagrafica cosi da poter effettuare l’iscrizione dal 28 maggio!
Inoltre pubblichiamo il file PDF presentato domenica 8 maggio!

https://live.squby.it/iscrizione.aspx?grest=6065fb82-2d0a-4ca7-ba8c-706cd8dc2f05

Omelia esequie di mamma Ilva del 28 aprile 2022

1. Voi, cosa siete venuti a fare? Cosa vi ha spinto a essere qui? Non lo so. So perché sono qui io: per compiere un atto di fede. Sono qui perché, dopo aver celebrato tanti funerali, aver detto tante parole nelle prediche, adesso che lo sto provando sulla mia pelle, confermo che ciò che là ho detto, è vero: 

Credo che il Signore Gesù abbia vinto la morte

Credo che sia capace di donarci una vita eterna.

Credo che doni a ciascun uomo e a ciascuna donna (quindi anche a mamma) la possibilità di risorgere e di entrare nel suo Regno di amore infinito.

Il mio è un atto di fede. E sono qui per affidare a questo Signore della vita la mia mamma, la nostra mamma, la nonna, la nonna-bis.

Io ancora credo, mentre adesso lei sa (in questo è più fortunata di me e di voi) che è valsa la pena rimanere fedele al Signore e confidare in Maria fino alla fine per ricevere il Regno.

2. La seconda cosa che vorrei sottolineare è la potenza della preghiera. Ho constatato che la preghiera fatta con fede ottiene Grazie inimmaginabili. Mamma ha strappato al Signore alcune Grazie particolari (che non ho paura a chiamare veri e propri miracoli) per i suoi figli e i suoi nipoti. Quindi la preghiera fatta con fede viene ascoltata da Dio. E la preghiera di una mamma è potente!

Sì, lo so, purtroppo l’avversario di Dio, con rabbia e livore, cerca di farcela pagare, cercando di strappare l’anima dall’abbraccio del Padre. L’ha fatto anche con lei, sottoponendola a prove, a sofferenze e soprattutto a umiliazioni; ma con l’aiuto di Dio (attraverso il sacramento dell’Unzione e il Viatico che ha chiesto e ricevuto) ne è uscita vincitrice. È la prova che in questa lotta il demonio può essere vinto da tutti noi.

Vale quanto afferma l’Apocalisse al cap. 2: “Al vincitore darò da mangiare dell’Albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.

3. Come terza cosa vorrei lasciarvi un suggerimento. Spesso durante la celebrazione dei funerali sento dire frasi del tipo: “Non ti dimenticheremo mai!”, “sarai sempre nei nostri cuori!”. Baie! Non ci credo, perché spesso ho constatato che passata la breve emozione del momento, poi moltissimi dimenticano. Per evitare la banalità di queste frasi, suggerisco a ciascuno di scegliere quale aspetto di mamma vuole continuare a incarnare nella propria vita: può essere quello delle offerte: al Movimento per la vita ambrosiano, oppure al Seminario, o ancora a Cuore amico, senza dimenticare i missionari, soprattutto quelli della Consolata. O qualche altra caratteristica del suo carattere che voiavete colto in lei. 

Io da parte mia so già come manterrò vivo nel cuore il suo ricordo, perché al termine del Rosario giornaliero continuerò a pregare per tutti i membri della famiglia; cosa che lei faceva elencandoli tutti a uno a uno per nome.

4. Infine, e concludo, rivendico (almeno per me) il diritto al pianto. Poter piangere senza che alcuno si senta in dovere di consolarmi con quelle parole sciocche, stupide, banali e insulse che suscitano fastidio e basta. Il mio non è un pianto di disperazione, né di rabbia o di rifiuto della morte di mamma: è il pianto damore, dice l’amore che ho provato per lei; e pertanto non ha bisogno di essere consolato, ma solo di essere in silenzio accettato e rispettato. Anche Gesù nella sua umanità ha pianto così per il suo amico Lazzaro (“Vedi quanto lo amava!”) e anche al suo tempo gli sciocchi hanno commentato.